POLITICA
Movimento 'in Comune': 'L'assessore Palmariggi piange lacrime di coccodrillo'
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del movimento 'in Comune' in merito all'intervento dell'assessore Palmariggi
Fasano - Questa la nota stampa del movimente 'in Comune':
«Noi del movimento “in Comune” non possiamo che apprezzare il notevolissimo coraggio con cui Pierfrancesco Palmariggi abbia assunto il ruolo di assessore al Turismo di Fasano, nonostante la sua estrazione professionale non sia esattamente di ambito turistico. Ma benché lo specifico vulnus curricolare non rappresenti una novità rispetto ai criteri con cui il benemerito sindaco Francesco Zaccaria ha assegnato molte delle deleghe assessorili odierne e passate, è quantomeno curioso che lo stesso assessore Palmariggi si sia indignato per la trasmissione Rai “Linea Verde”, colpevole di non aver citato il nome di Fasano in una recente puntata dedicata al nostro comprensorio. E appare forse un po' bizzarra la sua decisione di scrivere alla televisione di Stato per rivendicare l'identità e la fama fasanese. Ma come: non è stato proprio Palmariggi, per diversi anni, col suo compito di delegato alle manifestazioni estive, a svilire il patrimonio identitario di Fasano e a diluirne o cancellarne il nome in rassegne che portano spettacoli nel nostro territorio sotto tutt'altra denominazione? Non è stato Palmariggi a plaudire al – pur meritorio – festival chiamato “Bari in Jazz”, ovvero al “Locus Festival”, che ha un evidente legame onomastico con Locorotondo? Non è stato Palmariggi ad accompagnare bellamente le manifestazioni musicali della kermesse “Costa dei Trulli”, che ovviamente ha disperso il nome di Fasano in un calderone di eventi proposti in più località? E che cosa ha fatto l'assessore Palmariggi per evitare che due festival partoriti direttamente dal Comune di Fasano, e cioè “Fasano Jazz” e “Selva in Festival”, i quali contenevano un espresso riferimento alla nostra città, venissero cassati senza una spiegazione? Si trattava di due iniziative nate proprio in seno all'amministrazione comunale, e quindi assolutamente da preservare, in quanto facenti capo a un ente pubblico. Ora, invece, la stagione degli spettacoli è appaltata a società private che fanno, naturalmente (e legittimamente, per carità), i propri interessi e guadagni. Cancellando “Fasano Jazz” e “Selva in Festival” a vantaggio di “Bari in Jazz”, “Locus Festival” e “Costa dei Trulli”, non si è forse provveduto a cancellare anche il nome e l'identità territoriale? Quindi, di cosa si cruccia l'assessore Palmariggi? E perché, invece di lamentare che Egnazia non è stata debitamente associata da “Linea Verde” al territorio fasanese, non provvede a sistemare il manto stradale che conduce, fra buche inenarrabili e segnaletiche barbare, agli scavi e al Museo archeologico? Tutto questo sdegno ci sembra paradossale. Così come ci sembra davvero che il coraggioso assessore Palmariggi pianga, oggi, lacrime di coccodrillo. Chi è causa dei suoi mal, pianga piuttosto sé stesso. E infine, per la gioia dell'assessore Palmariggi, a proposito di trasmissioni Rai, ci permettiamo di annettergli il seguente indirizzo al podcast che il prof. Vito Bianchi ha dedicato a Egnazia per la trasmissione “Le meraviglie”: qui, guarda caso, l'area archeologica egnatina viene, sin da subito, inserita propriamente ed esplicitamente nel territorio del Comune di Fasano, da quell'archeologo che, per oltre cinque anni, gli è stato seduto al fianco in consiglio comunale. Dunque, buon ascolto, assessore Palmariggi».
https://www.raiplaysound.it/audio/2020/01/LE-MERAVIGLIE---Parco-Archeologico-di-Egnazia-raccontato-da-Vito-Bianchi-55b18b76-b7a8-4ff4-b8cb-807c6ea0d5f3.html”.
di Redazione
27/01/2022 alle 06:51:43
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